“L’Italia non è isolata, nelle sue richieste e necessità. Il Consiglio europeo di ieri lo conferma, come già era stato indicato dalla lettera firmata da Conte, Macron e altri sette leader quasi un mese fa.
Questa alleanza ha portato l’istituzione intergovernativa alla decisione di fornire alla Commissione uno strumento, il Recovery Fund, che consente trasferimenti senza precedenti i quali, seppure diversi dagli eurobond in senso tecnico, vanno nella direzione mostrata dall’Italia.
La risposta, però, continua a essere troppo lenta, un limite causato dalle modalità operative dell’organismo intergovernativo. Per l’accordo definitivo sui soldi che saranno messi nel Recovery Fund, su una eventuale quota a fondo perduto e sui tempi per poterne usufruire, infatti, bisognerà attendere il Consiglio di giugno, quando invece sarebbe richiesta la massima rapidità d’azione per fronteggiare una crisi che vede crollare il Pil europeo e quelli nazionali.
L’assetto istituzionale che per deliberare richiede l’unanimità mostra tutta la sua inadeguatezza in questa emergenza” dichiara Massimiliano Iervolino, Segretario di Radicali Italiani.
24 aprile 2020