Coronavirus: a Nettuno consiglieri e assessori violano misure del governo per alimentare odio e xenofobia


“A Nettuno la Domenica delle Palme si è trasformata in un surreale sovvertimento della realtà, della legalità e del senso di responsabilità che, specie in un momento come questo, dovrebbe caratterizzare prima di tutto i rappresentanti delle istituzioni”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, consigliere regionale del Lazio di +Europa Radicali.


“Per scongiurare l’arrivo di 50 migranti, che la prefetta Pantalone aveva deciso di trasferire in un centro della città del litorale romano per trascorrere la quarantena dopo che nella struttura di via Casilina in cui si trovavano era stato riscontrato un caso di positività al coronavirus, alcuni assessori e consiglieri comunali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno avuto l’alzata d’ingegno di violare le misure di sicurezza stabilite dal Governo a tutela della salute di tutti, uscendo in massa per recarsi al centro di via Sele nel quale sarebbero dovuti arrivare i migranti, e non contenti hanno ritenuto di usare i social network per incitare la popolazione a fare altrettanto.

Brandendo lo slogan di una sicurezza pubblica farlocca, dettata dall’esigenza di alimentare odio e razzismo per mere finalità di consenso, le istituzioni di Nettuno hanno messo in grave pericolo la sicurezza pubblica vera, quella che coinvolge la salute dei cittadini che dovrebbero rappresentare in una situazione difficilissima come quella che il paese sta vivendo.

Così, a Nettuno, la Domenica delle Palme si è trasformata in una vera e propria sagra dell’irresponsabilità e della xenofobia: uno spettacolo da condannare senza riserve, auspicando che il Ministro dell’Interno adotti gli opportuni provvedimenti nei confronti dei responsabili, e che atteggiamenti come questo non si ripetano in altre località italiane”.

6 aprile 2020