“Quello che sta accadendo al confine tra Turchia e Grecia, sotto i nostri occhi, è letteralmente inaccettabile. Decine di migliaia di persone che scappano da 9 anni di guerra e, adesso, dalla battaglia senza esclusione di colpi tra l’esercito turco di Erodgan e quello siriano di Assad, sono fermate da fili spinati, aggredite nel Mediterraneo, fatte oggetto di lancio di lacrimogeni da parte dell’esercito greco.
Non basta dire che è inaccettabile, dobbiamo agire per trovare soluzioni. Per questo chiediamo agli Stati europei di fare come la Germania nel 2015 e accogliere ciascuno per una parte chi scappa dalla guerra. Ciò toglierebbe alla Turchia il manico del coltello che oggi utilizza contro l’Europa come un ricatto, dopo che per anni l’abbiamo lautamente sovvenzionata per tenersi il problema dei rifugiati siriani e non farcelo vedere. Chi arriva in Italia o in Grecia arriva in Europa.
Da anni proponiamo che finalmente vi sia una gestione complessiva dei flussi a tutti i livelli da parte degli stati europei; oggi l’emergenza umanitaria in corso impone scelte immediate nei confronti dei siriani. Dicevamo un tempo ‘l’Europa nasce o muore a Sarajevo‘ oggi, invece, l’Europa nasce o muore a Lesbo” dichiara Igor Boni, presidente di Radicali Italiani.
4 marzo 2020