Coronavirus: ormai italiani si scambiano bozze di decreto anziché foto, per provare a capirci qualcosa


“Già l’utilizzo dei dpcm a discapito dello strumento del decreto-legge ha dell’incredibile, per di più si continuano ad annunciare provvedimenti senza che siano stati né firmati né pubblicati sulla Gazzetta ufficiale. È successo anche questa volta: ieri sera dal profilo facebook del presidente Conte l’annuncio di nuove strette.

A distanza di diciassette ore nessun testo definitivo è a disposizione dei cittadini. Circolano bozze. Ogni italiano, per iniziare a capire cosa potrà fare o meno, ne ha una sul proprio telefonino: prima ci scambiavamo foto, ora i testi provvisori dei decreti. Quando non si seguono le regole della democrazia, del diritto e del buon senso, che dovrebbero valere soprattutto in momenti difficili come questo, si genera il caos. Ed è quello che sta succedendo in questi giorni”, dichiara Massimiliano Iervolino, Segretario di Radicali Italiani.

22 marzo 2020