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Riforma: necessario posticipare la consultazione, le misure straordinarie per il contenimento del coronavirus impediscono il pieno svolgimento della campagna referendaria

Mancano solo tre giorni all’avvio della campagna referendaria che accompagnerà gli elettori verso la consultazione del 29 marzo, in occasione della quale sono chiamati a esprimersi su una riforma costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari. Una scelta importante, con ripercussioni dirette sulla rappresentanza politica dei territori e dei cittadini, che devono poter essere informati adeguatamente e con tutti i mezzi disponibili, affinché siano raggiunti più persone e segmenti di elettorato.

Nello scenario attuale, però, non è possibile: nei comuni interessati dalle misure di contenimento del contagio da Coronavirus può essere adottata la sospensione di manifestazioni, iniziative e eventi in luoghi pubblici o privati. Ai comuni lombardi e veneti già toccati da questo provvedimento potrebbero aggiungersi nuove zone rosse. 

Chiediamo che il referendum sia posticipato, così da garantire ai cittadini il pieno svolgimento della campagna referendaria. Noi Radicali diciamo no a quella che consideriamo una controriforma, ma non ci uniformiamo a chi spera in una bassa affluenza alle urne per evitarla, crediamo invece che sia essenziale informare bene gli elettori sulle conseguenze di questo voto.

È un atto di grave irresponsabilità quello di lasciare che i cittadini giungano impreparati a un appuntamento di tale portata” dichiara Massimiliano Iervolino, Presidente del “Comitato per il NO alla controriforma” e Segretario di Radicali Italiani.

26 febbraio 2020