“A Hong Kong anche ieri migliaia di persone si sono riunite a Lai Chi Kok e tutti i giorni, all’ora di pranzo, i centri commerciali e le stazioni della metro sono teatro di manifestazioni contro il regime cinese. Neppure la paura diffusa dal coronavirus è riuscita a fermare le proteste. Ho deciso di portare la bandiera di Radicali Italiani nel complesso che comprende i palazzi delle istituzioni, un gesto simbolico per essere al fianco di chi lotta per la democrazia, mentre ogni giorno ci sono arresti arbitrari, brutalità e violenze. Mi trovo a diecimila chilometri dall’Italia, eppure questa è casa mia, è casa nostra: coloro i cui diritti e libertà sono in pericolo avranno sempre il sostegno dei radicali” racconta Patrizia De Grazia, Comitato nazionale Radicali Italiani, da sei giorni nella città asiatica.
“Politica e informazione non vogliono vedere cosa accade a Hong Kong, da sette mesi non danno voce a chiede supporto, per la libertà, una libertà che appartiene a ciascuno di noi. Non possiamo abbandonare chi continua a reclamare i propri diritti umani e civili: questa battaglia è la chiave di volta per far scoppiare le contraddizioni del regime repressivo della Cina. Combattere per una Hong Kong democratica significa battersi per gli uiguri, i tibetani e per la libertà di espressione e di religione dei cinesi” aggiungono Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni (Segretario, Tesoriere e Presidente di Radicali Italiani).
25 gennaio 2020