Così Regione Lombardia decide di occuparsi (bene!) della prevenzione nel consumo di sostanze.
Nella tarda serata di ieri è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale un emendamento al Bilancio, proposto dal Consigliere radicale Michele Usuelli, medico eletto nella lista di +Europa con Emma Bonino, per finanziare, con 100.000 euro nel 2020, presidi di drug checking fuori dai luoghi del divertimento e dalle discoteche lombarde. Il “drug checking” è una forma di riduzione del danno anonima e gratuita rivolta ai consumatori che prevede in loco, a fianco dell’analisi chimica delle sostanze psicoattive, una consulenza individuale, volta tanto ad attivare meccanismi di auto-tutela da parte degli stessi consumatori, quanto a monitorare le New Psychoactive Substance (NSP) circolanti nel nostro paese e della diffusione di informazioni per le possibili contromisure di tutela (49 NPS scoperte solo nel 2018, secondo l’ultima Relazione al Parlamento).
“I risultati della prima ed unica sperimentazione ufficiale del Drug Checking in Italia, condotta nel contesto dei progetto europeo denominato BAONPS (Be Aware on Night Plasure Safety), – dichiara il Consigliere Usuelli – riportano che quasi una persona su tre tra quelle che consumano nuove sostanze psicoattive scoprono di avere acquistato sostanze diverse, a volte più pericolose, rispetto a quanto da loro richiesto e, in questi casi, quasi il 50% di loro decide di non assumere la sostanza o, almeno, di avere una consulenza ad hoc su rischi e precauzioni. In particolare, i risultati delle analisi realizzate in tempo reale hanno attestato che nel 37% dei casi i consumatori hanno deciso di non assumere il composto acquistato e nel 14% hanno potuto riflettere sull’opportunità di evitarne l’utilizzo. Con questo provvedimento Regione Lombardia ha scelto assennatamente un canale di comunicazione e fiducia tra operatori e consumatori e per offrire un intervento di riduzione del danno efficace nel momento più prossimo al consumo delle sostanze.”
“I dati sui consumi in Lombardia, recentemente divulgati dal CEAL (Coordinamento Enti Autorizzati e Accreditati Lombardi) e dal CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), – aggiunge Barbara Bonvicini, membro di Direzione di Radicali Italiani – hanno evidenziato la sussistenza di un problema sanitario dovuto all’inconsapevolezza di ciò che i consumatori acquistano dal mercato nero. Conoscere prima dell’assunzione il grado di “purezza” delle sostanze e la loro composizione chimica, avere tutte le informazioni sui rischi dovuti ai mix e agli effetti collaterali di alcuni principi attivi, non solo riduce la possibilità che una sporadica assunzione diventi una dipendenza, ma è uno dei più efficaci sistemi di riduzione di overdose e ricoveri.”
“Tengo a sottolineare che questo emendamento attinge alle risorse dell’Assessorato alle politiche giovanili di Regione Lombardia – conclude Usuelli – e per questo ringrazio vivamente l’Assessore Martina Cambiaghi che, insieme a tutta la Giunta, ha dimostrato di preferire il “metodo scientifico” ai facili slogan propagandistici per la gestione dei fenomeni, anche di quelli difficili come il consumo di stupefacenti.”