Fine vita. Un radicale passo avanti di civiltà

Dichiarazione di Silvja Manzi, segretaria di Radicali italiani


Se il nostro Paese ha compiuto un ulteriore passo avanti sulla lunga strada dei diritti civili lo dobbiamo al coraggio di donne e uomini che non hanno accettato di restare nell’ombra e hanno combattuto la loro dolorosa battaglia a viso aperto. Su tutti Mina e Piergiorgio Welby, Luca Coscioni, Beppino Englaro, Walter Piludu, Giovanni Nuvoli, Dominique Velati, Dj Fabo e molti altri, con le loro altrettanto coraggiose famiglie.  

Lo dobbiamo al coraggio di Marco Cappato che ha rischiato la propria libertà per affermare il diritto di tutti alla libertà di scelta, la scelta di vivere e morire con dignità.Lo dobbiamo al metodo radicale, che con la nonviolenza e la disobbedienza civile ha costretto la politica e l’opinione pubblica a confrontarsi con un tema non più eludibile.

Ora il Parlamento approvi finalmente una legge giusta sul fine vita, che tuteli le scelte e i diritti di tutti. Oltre 60.000 cittadini hanno consegnato in Parlamento ormai 6 anni fa il progetto di legge di iniziativa popolare per legalizzare l’eutanasia. Il prossima passo è discuterlo e approvarlo.