“Oggi la direzione generale Ambiente della Commissione Ue ha comunicato all’Italia l’ottava penalità semestrale successiva alla pronuncia della sentenza della Corte di giustizia sulle discariche abusive: 10.200.000 euro. Sono passati più di quattro anni dalla condanna e il nostro Paese su questo ha pagato multe per un ammontare di 257 milioni di euro.
Purtroppo non è finita qui, infatti delle iniziali duecento discariche abusive da bonificare ne mancano ancora una cinquantina, per questo si fa fatica a capire i toni trionfalistici del Ministero dell’Ambiente”, lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino, membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani.
“Siamo in un ritardo mostruoso che tutti i cittadini italiani stanno pagando a caro prezzo: infatti, nonostante la procedura di infrazione che ha portato alla condanna dell’Italia risalga al 2003, quindi ben sedici anni fa, ancora siamo inadempienti. Prima di arrivare a soluzione, questa storia ci sarà costata come minimo trecento milioni di euro, e sarà una piccola parte di quanto invece dovremo pagare all’Europa per l’altra grande questione ambientale che devasta il nostro Paese: la depurazione delle acque reflue. Lì non c’è solo una procedura di infrazione ma ben quattro, di cui la più datata è già arrivata a doppia sentenza. Anche lì abbiamo già iniziato a pagare”, conclude Iervolino.
2 maggio 2019