“Quanto accaduto in questi anni in Puglia sulla questione Xylella è a dir poco vergognoso: la demagogia ed il populismo hanno causato una catastrofe ambientale. Infatti aver fermato le eradicazioni delle piante ha portato all’estensione del batterio, e questo è avvenuto nonostante le precise indicazioni dell’Europa.
Tanto è vero che la Commissione europea, attraverso la procedura di infrazione 2015_2174, ha lamentato contro l’Italia l’inosservanza della ‘Decisione di esecuzione’ n. 2015/789/UE, con riferimento alla gestione, in Puglia, dell’infezione da ‘Xylella fastidiosa'”, lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino, membro della Direzione di Radicali italiani.“Nel complesso – prosegue Iervolino – la Commissione lamenta che l’Italia non avrebbe adempiuto ‘in toto’ né agli obblighi di eradicazione delle piante, né a quelli di monitorare l’evoluzione dell’infezione.
Se oggi l’infezione si è estesa lo si deve alla Politica locale e nazionale ma anche alla giustizia penale ed amministrativa, poiché attraverso manifestazioni e sequestri si sono fermate le azioni richieste sia dalla scienza che dall’Europa. Questo immobilismo su un fatto così grave e devastante c’è stato nonostante la Commissione europea abbia più volte ribadito al nostro Paese il principio, consolidato a livello UE, del primato del diritto della stessa UE su quelli dei singoli Stati dell’Unione. Non aver ascoltato l’Europa ci è costato tantissimo a livello ambientale e ci costerà tanto anche a livello economico, visto che la Commissione europea ci ha già deferito alla Corte di giustizia: la demagogia non paga, mai”, conclude.
11 aprile 2019