Vai al contenuto

Comitato nazionale di Radicali Italiani: la Mozione generale approvata all’unanimità

COMITATO NAZIONALE DI RADICALI ITALIANI
Chianciano Terme, 28-29-30 GIUGNO 2009

Mozione generale

Il Comitato nazionale di Radicali italiani, riunito a Chianciano il 28, 29, 30 giugno 2009, udite le relazioni della Segretaria e del Tesoriere le approva;

il Comitato saluta e ringrazia i 743.299 elettori che, votando le liste radicali “Bonino-Pannella” alle elezioni europee, hanno consentito il prosieguo della resistenza e della lotta partigiana per la liberazione democratica e nonviolenta dell’Italia, dopo il ventennio fascista, anche dal sessantennio partitocratico. Questo risultato, per quanto costituisca un indubbio successo politico, vede tuttavia il Movimento di Radicali italiani di fronte ad una drammatica crisi organizzativa e finanziaria, e dunque politica, che mette in discussione la sua stessa esistenza.

A fronte di queste difficoltà il Comitato, preso atto delle comunicazioni della Segretaria e del Tesoriere – per cui la crisi politico-economica di Radicali italiani è giunta a un punto tale che il Movimento non ha nemmeno le disponibilità necessarie a rinnovare i contratti di collaborazione, la cui scadenza era stata già preventivamente fissata per il 30 giugno, e a proseguire le iniziative, con il rischio che entro pochi giorni tutte le attività debbano essere completamente interrotte – incarica gli organi dirigenti di investire della questione il Senato del Partito radicale nonviolento, transnazionale e transpartito, affinché assicuri la prosecuzione delle attività per 60 giorni, con l’auspicio che questo tempo possa essere sufficiente per assumere iniziative straordinarie e adeguate al superamento di questa grave situazione, e ritiene necessario e urgente, in collaborazione con gli altri soggetti della galassia radicale:

– riprendere, integrare e rilanciare “La Peste italiana”, il documento curato dal “Gruppo di iniziativa di Satyagraha 2009 per lo Stato di diritto e la democrazia cancellati in Italia”, che ha rappresentato la premessa fondamentale per la presentazione e per l’affermazione della Lista Bonino-Pannella alle elezioni europee;

– elaborare un progetto complessivo di riforma americana delle istituzioni europee, nazionali, dell’ordinamento regionale italiano e delle altre articolazioni dello Stato, in vista delle elezioni politico-legislative regionali del prossimo anno. Una riforma che preveda l’introduzione del sistema elettorale uninominale maggioritario, di una anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, in modo da consentire un rapporto diretto e trasparente tra eletti ed elettori e il buon governo del territorio;

– elaborare inoltre un progetto di riforma radicale dei partiti e delle organizzazioni politiche, finalizzato a garantire in tutte le sue forme la piena libertà di associazione e partecipazione dei cittadini, sin qui negata dal ferreo potere di controllo delle oligarchie partitocratiche.

Il Comitato denuncia come, a fronte della gravissima crisi economica in corso, le iniziative messe fino ad oggi in campo dal governo siano del tutto inadeguate ad affrontare quella che è una vera e propria emergenza sociale per milioni di persone. La crisi non potrà essere affrontata se non incardinando riforme strutturali, ad iniziare dal passaggio dall’attuale welfare partitocratico – corporativo, iniquo, particolaristico, produttore di povertà – ad un welfare democratico, universalistico, senza distinzione di qualifica, appartenenza settoriale, dimensione di impresa e tipologia di contratti di lavoro, i cui costi possono essere sostenuti con la contestuale equiparazione dell’età pensionabile delle donne a quella degli uomini e con l’innalzamento graduale della stessa per entrambi, entro il 2018, a 65 anni. A questo scopo, individua in una campagna per la calendarizzazione e discussione delle proposte economico-sociali già depositate in Parlamento dagli eletti radicali un passaggio indispensabile di lotta per la conquista di riforme che non possono più essere rinviate.

Il Comitato, di fronte alla drammatica situazione delle carceri italiane, ritiene fondamentale una mobilitazione a sostegno della Comunità Penitenziaria che si traduca, nel mese di agosto, in due giornate di presenza straordinaria nelle duecentocinque carceri italiane di parlamentari, consiglieri regionali, garanti dei diritti dei detenuti, associazioni e cittadini.

Il Comitato prende infine atto con soddisfazione dell’ampia e significativa partecipazione che ha caratterizzato l’Assemblea dei Mille autoconvocati e del confronto di idee che la stessa ha reso possibile, all’indomani del voto delle elezioni europee e di quelle provinciali e comunali, fra gli esponenti di un largo arco di forze politiche e sindacali. Il Comitato si augura che questa volta il confronto che si è aperto a Chianciano possa proseguire e non esaurirsi nella ricerca di improvvisate e fragili alleanze elettorali in vista delle prossime elezioni, come è purtroppo avvenuto alla vigilia delle europee, e svilupparsi con successo in vista di un progetto di radicale riforma che solo può giustificare e rendere credibile un serio processo di convergenza politica fra forze di storia e origine diversa.