COMITATO NAZIONALE STRAORDINARIO DI RADICALI ITALIANI: LA MOZIONE GENERALE APPROVATA

Comitato Nazionale straordinario si è tenuto a Roma (presso l’Hotel Ergife) , dal 28 al 30 dicembre 2006
Roma, 30 dicembre 2006

Il Comitato Nazionale straordinario di Radicali Italiani allargato agli organi dirigenti dei soggetti dell’area radicale, riunito a Roma nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2006, udite le relazioni della Segretaria Rita Bernardini e della Tesoriera Elisabetta Zamparutti, le approva.

Il Comitato prende atto che le attuali forze e risorse umane, organizzative ed economiche dei soggetti dell’intera area radicale, costituenti del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, sono oggi drammaticamente inadeguate a rispondere alle domande, alle attese, alle speranze suscitate dalle proprie stesse iniziative politiche. Il Comitato pone perciò all’opinione pubblica, a tutti e a ciascuno, la questione se questo patrimonio di lotta politica possa e debba proseguire con diversa e più adeguata forza, o sia destinato ad estinguersi e scomparire.

I termini di tale questione emergono con chiarezza se si considera la portata degli impegni politici attuali dei radicali e l’entità  della posta in gioco per ciascuno di essi.

L’iniziativa dello sciopero della fame e della sete di Marco Pannella, intesa a scongiurare l’esecuzione della pena di morte comminata a Saddam Hussein, dalla quale ora può derivare solo un drammatico, ulteriore aggravamento della crisi irachena e mediorientale, è la necessaria premessa di una mobilitazione generale sui temi della pace a livello internazionale, sulla scia della campagna “Iraq Libero” del 2003, che rappresenta l’unica alternativa alla guerra e all’occupazione militare così come al pacifismo imbelle e conservatore dello status quo di regimi assolutisti e sanguinari. Nella cecità, nel cinismo, nella irresponsabile assenza di qualsiasi iniziativa politica delle classi dirigenti europee e occidentali, si sta precipitando in una spirale di violenza e di guerra che può trasformarsi in un conflitto generalizzato dalle conseguenze incalcolabili. E’ a fronte di questa prospettiva che si conferma la necessità  indilazionabile del Grande Satyagraha mondiale per la pace, promosso da Marco Pannella.

La grande, drammatica vicenda che ha visto protagonista e leader Piergiorgio Welby apre una nuova stagione di lotte civili e politiche e di responsabilità  morali, che si lega e dà  seguito a quella avviata dalla lunga battaglia di Luca Coscioni: in tale continuità, ma con forza oggi moltiplicata, la battaglia nonviolenta di Piergiorgio Welby, le questioni della libertà di coscienza e di scienza, la libertà  di autodeterminazione dell’uomo sui temi della salute e della vita, hanno in qualche misura potuto essere conosciute e penetrare nelle coscienze di milioni di italiani: in queste occasioni si è manifestato un vasto, visibile consenso che ha rivelato un radicamento di valori laici nella società  che attendono solo di potersi esprimere compiutamente per dare corpo ad una concezione autenticamente laica delle istituzioni e dello Stato.

Ugualmente la forza radicale è indispensabile perchè possano aver successo le iniziative per ottenere – anche attraverso proposte referendarie nazionali e locali da istruire e da approfondire nel prossimo Comitato Nazionale – le riforme di cui il Paese ha bisogno: da quella della giustizia, massimo punto di crisi sociale e istituzionale del nostro paese, a quelle strutturali per liberare l’economia e la vita sociale dalle strozzature corporative, dalle inefficienze burocratiche e dal

parassitismo, a partire dalla necessaria indifferibile approvazione del disegno di legge “7 giorni per un’impresa”; da quella per l’urgente moralizzazione e il ritorno alla legalità  della vita istituzionale del nostro paese, a partire dal ridimensionamento degli enormi costi della politica, a quelle più ampiamente indicate nei trentuno “punti di Fiuggi” che hanno costituito e costituiscono il Manifesto programmatico della Rosa nel Pugno i cui modi e tempi di attuazione – per quel che riguarda Radicali Italiani – rappresentano l’ordine del giorno della Direzione nazionale della RNP convocata per il 9 gennaio 2007.

L’impegno di Radicali Italiani su queste iniziative si incontra, si deve incontrare – sono maturi i tempi e lo richiede l’urgenza delle scadenze – con l’impegno degli altri soggetti dell’area radicale, con al suo centro il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito. L’obiettivo dei 5.000 iscritti, dei 300 parlamentari non italiani e dei 100 italiani, da realizzare entro il mese di febbraio, condizione minima per la convocazione del congresso di primavera e dell’esistenza del PR, coinvolge e impegna pienamente Radicali Italiani e gli altri soggetti dell’area radicale in una forte campagna di iscrizioni e di sottoscrizioni che, come nel 1986/87 e nel 1993, assuma le dimensioni di una mobilitazione generale non solo di autofinanziamento ma, soprattutto, di raccolta e coinvolgimento di nuove risorse umane.

A tal fine il Comitato straordinario dò mandato agli organi statutari di preparare gli strumenti e le iniziative che i Radicali Italiani – per quanto li riguarda – possono mettere in campo per contribuire alla campagna “I radicali: o li scegli o li sciogli”, da presentare al prossimo Comitato ordinario la cui urgente convocazione non può andare oltre il prossimo mese di Gennaio 2007.

Rita Bernardini

Elisabetta Zamparutti

Maria Antonietta Farina Coscioni

Valter Vecellio

Michele De Lucia

Michele Rana

Antonio Bacchi

Lorenzo Strik Lievers

Diego Galli

Giulio Manfredi

Gianfranco Spadaccia

Maria Gigliola Toniollo

Michele Capano

Giovanni De Pascalis

i lavori della prima giornata (audiovideo)

i lavori della seconda giornata (audiovideo)

i lavori della terza giornata (audiovideo)